Finalmente sono riuscita a consegnare le foto alla coppietta che, dopo aver celebrato e festeggiato il matrimonio per cinque settimane è pure andata in luna di miele per altre due. Beati loro!
Adesso posso finalmente mostrarvi le foto.
Partiamo col primo giorno: Mehndi (che io onestamente non ho ancora capito come si scrive, lo scrivono tutti in modo diverso! Mhendi? Mehndhi? Mehndi? Boh.)
La tradizione vuole che prima del matrimonio vero e proprio si tenga una mini festa in onore della sposa, per celebrare la sua trasformazione (da vergine a tentatrice per il futuro marito) onorandola con doni dalla famiglia di lui e di lei. Lo sposo non è presente.
Le donne della famiglia di lei siedono su enormi cuscini sul pavimento e cantano. Poi le donne della famiglia di lui accolgono la sposa all’ingresso al suo arrivo, la accompagnano fino ad uno strano divano a dondolo sul quale lei siederà per tutto il resto della serata senza mai alzarsi, e le offrono dei doni ponendoli ai suoi piedi. Dopodiché si uniscono alle donne della famiglia di lei nel canto.
Poi ci sono le danze delle donne (tutti gli uomini devono lasciare la sala) e infine la cena.
È un evento particolarmente intimo, durante le danze delle donne tutti gli uomini hanno dovuto lasciare la sala. Vi mostrerò solo poche foto, niente di speciale.
Il secondo giorno invece è detto Shaadi day, ed è il matrimonio vero e proprio.
Si è svolto all’Hilton Hotel di Paddington, la sala era meravigliosa e la sposa ha impiegato 3 ore per prepararsi nella suite dell’ultimo piano. Simpatica come cosa, visto che dopo esser stata seduta per tutto quel tempo sulla sedia per via di un’intrecciatissima e complicatissima acconciatura, ha coperto tutto col velo. Ma immagino che ci sia un senso anche in questo.
Comunque era bellissima.
La ragione per la quale non ci sono molte foto alla fine è sempre la stessa, la maggior parte erano foto di gruppo, che vi risparmio ♥
Ho imparato che mi serve al più presto una macchina fotografica che regga bene gli alti ISO, che devo per forza prendere quel sigma 50mm 1.4.
Ho imparato che devo tirare fuori un bel vocione spaventoso per tenere ad almeno due metri da me gli invitati al matrimonio con le compattine.
Ho imparato che prima di postprodurre tutto sui toni del rosso devo quantomeno liberarmi del giallognolo presente in quasi tutte le foto, altrimenti viene fuori il pastrocchio di colori infuocati abbastanza sgradevole che potete vedere sopra. Peccato che lo sto vedendo solo ora dall’ufficio (che qualcuno venga a tararmi il monitor, VI PREGO).
Ho imparato che comunque devo andarci piano a prescindere con la post produzione, mi sa che mi sono lasciata prendere un po’ la mano.
E niente, questi erano i primi due giorni. Penso che i successivi due siano andati un po’ meglio, fotograficamente parlando. Posterolli a breve ♥
Quory e tante care cose.